domenica 12 agosto 2012

Capitolo_XXI Ritrovarsi




Lunedì. Un altro day off. Un altro week end è passato.
Mi sveglio questa mattina, penso e ripenso...
...come al solito, nulla di nuovo.
Qualcosa di nuovo c'è però, ho passato un bel weekend tra amici.
Una bella passeggiata sul fiume, bella nonostante il tempo non fosse certo dei migliori...ma il blackwood river ha sempre il suo fascino...
...e poi tutti a casa...un bell'aperitivo, di quelli che poi ti penti di esserti abbuffato...perchè poi non ti gusti il risotto nel migliore dei modi...
...tuttavia vi dirò la verità...non è avanzato un chicco di risotto...as always...
Ritorno indietro con la memoria...e ci vedo seduti a tavola...quattro italiani e un francese, invece di fare i soliti discorsi di ragazzi ventenni...mi rendo conto che abbiamo speso gran parte della serata a parlare della situazione in Europa...della disperazione...della crisi...e di un futuro incerto...eravamo cinque a tavola...e tutti e cinque sulla stessa strada...verso il futuro certo...ma quale?
Mi sembrano discorsi vecchi...non di certo da giovani ventenni...in Australia...a godersi un'esperienza incredibile...
...ma è così. Alla fine si ritorna sempre a parlare di quello.
Stipendi...Lavoro...Progetti per il "futuro"...ed è incredibile constatare che davvero siamo tutti nello stesso vortice. Il cane che si morde la coda. Il circolo vizioso.
E' davvero questo ciò che ci meritiamo noi giovani? Mi chiedo io.
...Poi mi fermo a chiaccherare su facebook con mate, anche loro stanno provando l'esperienza australiana...o perchè insoddisfatti di un'Italia che li ha traditi, che li ha feriti...o per altri mille motivi...e ancora una volta nulla si smentisce.
La scontentezza regna sovrana su di noi. Giovani e non, aggiungo NON, dato che ho notato quanti padri, madri, con famiglia, vogliono venire in Australia perchè stufi di essere intrappolati in quell'Italia farlocca ormai. Mi rendo conto che non siamo solo noi giovani a cercare futuro, ma anche meno giovani e famiglie, questo mi preoccupa.
Cosa sta succedendo? E' davvero giusto tutto questo?
E' giusto studiare anni per una laurea e poi non poterla sfruttare? non poter lavorare per ciò che si è studiato? E' giusto fare stage non pagati per anni, tirocini non pagati o miserabilmente retribuiti... è giusto lavorare in nero? è giusto tornare a casa ogni giorno da lavoro scontenti, infelici e pieni di pensieri e preoccupazioni? E' questo il futuro? il 2012?
Se ci penso tutto ciò è davvero triste.
Essere a migliaia di chilometri dalla propria patria, immigrati, ripartire da zero ancora una volta e cercare di costruirsi un futuro con tutti i pro i contro e i sacrifici che può offrire una terra come questa.
Non fraintendetemi, io amo l'esperienza che sto facendo ma non vi nego che giorno dopo giorno mi sento sempre meno una backpacker e sempre piu una fuggitiva, un'immigrata.
Rendersi conto di quante persone condividono lo stesso pensiero " In Italia non ci torno manco morto " ... è davvero davvero triste.
Ma ora guardiamo avanti... mi rivolgo a tutti quelli come me e Roby che stanno provando a crearsi una vita migliore...(forse sperando che un giorno in Italia le cose si sistemino e si possa tornare a casa...)... mi rivolgo a quelli che stanno facendo sacrifici enormi pur di restare...
"Siamo qui, Siamo vivi " dice Vasco...
avanti così... anche se... "Senza Parole..."

1 commento:

  1. Ma dai Virgy, godetevi l'oggi che....... hai presente la profezia Maya? ahahahahahah
    Ciao.
    Roberta da Sydney

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