Capitolo X_Why?...Why Not?

premessa...perchè per ogni mio post deve sempre essercene una.
con queste mie parole oggi voglio solo raccontarMI.
sottolineo MI, perchè questa è la MIA storia e tutto ciò che dirò dal prossimo punto in poi è la mia vita, il mio pensiero, il mio punto di vista.
Tutto è iniziato alla fine della terza media,




SI quel momento catartico in cui devi decidere quale scuola superiore frequentare e decidere COSA VUOI FARE DA GRANDE. anni dopo ti rendi conto che a 13 anni non puoi saperlo, ma questa è un'altra storia. nella mia totale ingenuità, opto per il liceo artistico. la mia passione era disegnare. BEH. dopo il primo anno, la mia passione è svanita. con questo non voglio dire che facevo pena a scuola. non sono mai stata bocciata. ho avuto i miei risultati. voglio dire che gli ultimi due anni del liceo per me sono stati PESANTISSIMI. due anni pieni di eventi che mi hanno cambiato la vita e credo che abbiano cambiato anche me stessa. tra delusioni amorose, perdita di fiducia in me stessa, traslochi vari, problemi a destra e manca...due anni sono volati via (e per fortuna) ma sono ancora incisi nella mia memoria come se fosse ieri.
è stato un periodo per me di grandi riflessioni, è stato un momento in cui sono andata alla ricerca di me stessa e più mi cercavo più non mi trovavo. mi sono voltata,  e come pollicino, tutte le briciole che avevo lasciato a terra come segno del mio passaggio erano svanite. certezze non ne avevo più. solo un baratro davanti. inutile dilungarmi, nella mia infinita tenerezza vi dico che è stato proprio un brutto periodo della mia vita. quasi che non mi riconoscevo più. e ogni scelta che facevo. risultava poi essere sbagliata. l'ultimo anno di liceo poi è stato un disastro, ancora mi vergogno per l'esito del mio esame di maturità. sicuramente avrei saputo e potuto fare di meglio, ma allora, non me ne fregava più nulla.
mentre tutti si informavano tra un sito e un openday nelle varie università, io facevo finta di studiare per l'esame...in un battito d'ali gli esami sono arrivati...e poi eccolo lì. il baratro. E ORA COSA NE FACCIO DI ME?
finalmente qui arriviamo ad un punto cruciale nella mia vita. ROBY.

ci conoscevamo ,virtualmente parlando, gia da un po'...e nonostante abitassimo lontani, lui per me c'era sempre... è stato lui che mi ha aiutata a risalire dal burrone. è lui, quella svolta nel film che tutti aspettano con ansia e che poi quando arriva, tirano un sospiro di sollievo!
piano piano ho riacquistato fiducia in me stessa, senza sconti si intende, e tuttora ci sto lavorando, ma sono a buon punto ormai...

appena passate due settimane dagli esami, mi trovo un lavoretto part time, onesto, nulla da dire (l'unico vero lavoro mai avuto in italia...) e me lo tengo stretto per un annetto..fino a che decido di fare la valigia e trasferirmi in quel di San Bonifacio da Roby... potrei aprire una parentesi immensa, potrei scrivere un libro, ho passato bellissimi momenti a Sambo...bellissimi amici...

bellissime serate...avevo la mia casetta insieme al mio Roby e ai miei mici...

la solita nota dolente, il lavoro. ho sempre e solo trovato lavori in nero e pagati da far schifo. permettetemi di esprimermi così. abbiamo passato due anni a risparmiare, fare sacrifici, a fare vita sociale pari a zero per permetterci di realizzare il nostro sogno. allora mi sembrava difficile...a volte avrei voluto mollare tutto...ma ora che sono qui e ci godiamo i frutti dei nostri sacrifici posso dire. ne valeva la pena.


la voglia d'Australia ha tormentato Roby per tantissimi anni, fin da quando ne aveva appena 15. è stato lui a "convincermi" a partire. vi assicuro che non ci ha messo molto. a me l'idea mi ha stuzzicata da subito. io in Italia non avevo obiettivi. non vedevo vie d'uscita per me. e non ho mai nemmeno preso in considerazione l'idea dell'università, non perchè pensavo che non fosse per me, perchè comunque non vedevo una luce infondo al tunnel. e tuttora la vedo così. io ho lasciato l'Italia e sono venuta qui, SENZA LE FAMOSE SKILLS, solo col mio diploma di liceo artistico e un po' di esperienza come barista nelle tasche. Noi abbiamo i nostri progetti, e come ho gia detto in precedenza, da quando siamo qui, stiamo seguendo le tappe e gli obiettivi che ci eravamo prefissati. uno per uno. con ciò non voglio dire che riusciremo a raggiungere il nostro più grande obiettivo...ma voglio dirvi che ci stiamo provando e che comunque vada, non mi sentirò una fallita. vorrà dire che riprenderemo il nostro viaggio verso altri paesi. chissà, magari poi un giorno mi sveglio , leggo le news italiane e vedo un barlume di speranza, un paese nuovo...un'Italia pronta a dare futuro e speranza a noi giovani e allora potrebbe darsi che torno. ma ora come ora non tornerei a provare a mettere radici. ho voglia di tornare, ma solo per riabbracciare i miei più cari affetti.
sono proprio sicura che i nostri sacrifici ci porteranno a dei grandissimi risultati, non importa quanto tempo servirà.
voglio concludere facendo un ringraziamento speciale alla persona più speciale che ho accanto a me da più di tre anni. grazie per tutto ciò che hai fatto per me prima e per tutto ciò che stai facendo per me adesso. grazie per esserci sempre. per non abbandonarmi mai e soprattutto grazie perchè mi hai insegnato ad essere sempre più forte. grazie per la bellissima esperienza di vita che stai condividendo con me.